Arrivo a La Paz alle 2.30 della notte tra domenica e lunedì. Ad attendermi c’è un autista fidato di Mage, lo ricomosco perché tiene in mano un cartello bianco con su scritto il mio nome.
Ci presentiamo, mi scuso per il ritardo (è un’ora che attende, ma il volo è partito con venti minuti di ritardo, e tra dogana e controllo passaporti il tempo è volato). Si chiama Armando ed ha tre nipoti. Ci vuole una mezz’ora, quaranta minuti per arrivare da El Alto a Calacote. Durante il tragitto parliamo un po’, io gli faccio il terzo grado, come mio solito. Anche lui però non è da meno. Mi chiede per quale televisione lavori, e storce la bocca quando gli dico che sono una ” periodista freelance”. Mi chiede quali sono le tematiche che voglio approfondire, gli rispondo a sommi capi: il lavoro minorile, violenza sulle donne, lavoro in miniera etc. Lui mi dice che da due/tre mesi in Bolivia c’è una legge che protegge le donne, i bambini e gli anziani, ed è molto importante.
“L’ha fatta Evo Morales?” chiedo io con un fare scherzoso.
“Claro que si!” risponde lui iperconvinto.
“Te gusta Morales?” incalzo io.
“Si me gusta mucho, no es como Berlusconi! ”
Ed ecco che parte con il terzo grado: ma va in galera? Tre anni? Quattro? Lo mettono a fare i servizi sociali? Si dimette dalle cariche pubbliche? Perché lo votate?
Io sospiro, guardo fuori la “carretera” che scivola via e penso, tra me e me: “Ma perché mi devo vergognare di essere italiana? “
Attenta al soroche, bevi molto mate di coca e non fare sforzi eccessivi i primi giorni in altura, devi dare al tuo organismo il tempo di acclimatarsi…
Non ti vergognare mai di essere italiana, Berlusconi è un onda anola che presto rientrerà nel suo alveo. I danni compiuti da lui li pagheremo un po’ tutti e voi giovani che vi trovate per lavoro in giro per il mondo sarete inizialmente additati, come se in Italia tutti fossero dei Berlusconi o delle escort al suo servizio. Guarda il lato positivo: sarà un faticosa bellissima scuola.